MØRELESS sfida le convenzioni e invita il pubblico a non sentirsi “Vivo a Metà”

Il brillante cantautore pop-rock bresciano d’adozione mantovana MØRELESS, al secolo Davide Cotrone, fa il suo ingresso nel panorama musicale italiano con “Vivo a Metà” (Cosmophonix Artist Development/Altafonte Italia), il suo primo singolo ufficiale che incarna perfettamente il senso di ribellione nei confronti di una monotonia soffocante.

“Vivo a Metà” è un richiamo all’azione per chiunque si senta intrappolato tra le pareti di una routine stagnante, un grido di sfida verso le imposizioni della società moderna, una società sempre più febbrile e frenetica ma, al contempo, ferma nella sua staticità evolutiva. Il brano, prodotto dal tocco magistrale di Luca Bottoli per l’Artist Development di Cosmophonix Production, esprime con energia e passione il desiderio bruciante di un’intera generazione: liberarsi dalle catene di un’esistenza imposta che tende e rendere ciascuno dei suoi componenti uniformato – «ben vestito e pettinato» -, per inseguire finalmente i propri sogni e le proprie inclinazioni.

Evocando vivide immagini di una vita vissuta solo a tratti, la traccia è un’espressione potente della ricerca di un’identità autentica e della volontà di vivere pienamente ogni battito al di là di tutti quei momenti di stallo e smarrimento che attanagliano l’anima in una morsa di dubbi e incertezze – «guardo al futuro ma non vedo niente, è solo un altro giorno che se ne va» -. Con un’interpretazione intensa e coinvolgente, capace di affascinare sin dal primo ascolto, MØRELESS descrive la necessità impellente di porre fine a questo ciclo ripetitivo e inconcludente, facendoci riflettere sull’importanza di assaporare ogni singolo istante che ci viene concesso.

«La mancanza di fiducia nel futuro e il rifiuto della mia generazione di accettarlo come destino inevitabile, hanno acceso in me la scintilla creativa per “Vivo a Metà” – dichiara l’artista -. Questo brano riflette l’esistenza in un loop di impegni non scelti, un ciclo da cui sembra impossibile liberarsi. Parlando di me stesso e di tutti coloro che condividono queste sensazioni, voglio inviare un messaggio potente: è sempre possibile esplorare nuove strade e inseguire i propri sogni. Questa canzone è un invito a non accontentarsi, a sfidare lo status quo e a trovare il coraggio di vivere una vita piena, non a metà».

Influenzato dal pop-punk-rock dei primi anni 2000 di band come Linkin Park, Blink 182 e Green Day, MØRELESS sceglie di affrontare per il suo debutto temi profondi e universali, come l’autoscoperta, l’incertezza sul futuro e l’incapacità di immergersi completamente nel presente, dettata dalla frenesia contemporanea. Il suo obiettivo è quello di dar voce a chi si sente intrappolato nella routine, incoraggiando la ricerca di nuove esperienze e la realizzazione dei propri obbiettivi.

“Vivo a Metà” non è solo un brano, ma l’espressione di un cantautore poliedrico e sensibile che, attraverso la potenza emotiva e il sound accattivante delle sue release, punta i riflettori su una generazione, la sua, costantemente in bilico tra passato, presente e futuro – «un altro giorno uguale a ieri, oggi proprio non fa, sono bloccato nel loop della mia storia» -. Grazie all’incorporazione di liriche incisive e melodie coinvolgenti, MØRELESS si fa portavoce di chi cerca di trovare la propria strada in un mondo in rapido e costante evoluzione. “Vivo a Metà”, rappresenta in riff e anima un messaggio di speranza, resilienza e incoraggiamento.

Con questo primo assaggio del suo universo artistico, MØRELESS si posiziona come una delle voci emergenti più promettenti della scena pop-rock italiana. La sua capacità di coniugare melodie di ribellione a testi significativi, profondi e ricolmi di significato, preannuncia una carriera ricca di successi e di brani capaci di toccare il cuore e la mente di un pubblico vasto e diversificato, un pubblico pronto a rompere le catene dell’ordinarietà cessando di sentirsi “Vivo a Metà”.

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