Dopo aver calcato il palco con i Linkin Park ed i Sum41, Manuel ci regala un “Ibisco” di emozioni nel suo nuovo singolo
Dopo 10 anni di esperienza come chitarrista e seconda voce in una band alternative rock che gli ha consentito di condividere il palco con artisti del calibro di Linkin Park e Sum41 e tre singoli di successo all’attivo come solista, il cantautore, polistrumentista e producer milanese Manuel, torna ad estasiare orecchie, cuori e sensi in “Ibisco” (Gotham Dischi/Ingrooves/Capitol Records), il suo nuovo singolo, primo in lingua italiana, che intreccia la delicatezza e l’eleganza del fiore da cui trae il suo titolo, all’emozionalità di una delle voci più intense della scena pop italiana.
Emblema per antonomasia di amore, passione, e bellezza, l’ibisco diventa protagonista di questa release intensa e incisiva, assumendo una nuova accezione, quella di custode di un ricordo e scrigno di un sentimento, che sa racchiudere, tra i suoi petali dai mille colori, l’eternità di un battito, di un rapporto che, seppur giunto al capolinea, continuerà ad accarezzare le corde della nostra anima, per ricordarci di vivere appieno ogni momento, indipendentemente dal suo decorso e dalla possibilità di una conclusione differente dalle nostre aspettative.
«Questo pezzo – dichiara Manuel – descrive un particolare momento della mia vita. L’ho scritto lo scorso inverno, dopo aver attraversato una tempesta. Ho ricominciato a scrivere, cantare e suonare, per liberarmi dai pesi che sentivo dentro. Ho sempre avvertito la necessità di percorrere certi avvenimenti attraverso la scrittura e la musica, forse perché così facendo riesco a vederli più in profondità, in maniera più nitida, quasi come se fermassi il tempo e li rendessi eterni, preziosi. Con “Ibisco”, il mio primo singolo in lingua italiana, voglio far passare il messaggio che dobbiamo goderci pienamente tutti i momenti, anche quelli meno belli, perché fanno parte del nostro processo di crescita interiore e che, l’amore vero, una volta provato, non può sparire; può cambiare, certo, ma rimarrà sempre parte di noi».
Le corde delicate della chitarra acustica, vestono di suggestione un testo che sa fondere malinconia e desiderio, sofferenza e resilienza, lo storytelling di una vicenda autobiografica che nel nero su bianco di un incantesimo spezzato, narra tra le sue liriche quell’istante in cui due persone, apparentemente inseparabili, si dirigono verso strade diverse, sciogliendo un legame che sembrava indissolubile, un’unione che fino a quel momento aveva superato ogni ostacolo, travolgendo i sensi e facendo immergere l’ascoltatore in un immaginario a mezz’aria tra un addio ed un nuovo inizio.
«Rubami tutti i respiri per l’ultima volta», canta Manuel, invitando, quasi supplicando, colei che vede «arrivare con la tempesta» a sciogliere il gelo che gli assidera il cuore, ed in quel «perdimi così, senza musica di sottofondo», l’abilità evocativa dell’artista cattura gli echi di un «legame in bilico su un filo di seta», regalando al pubblico la vivida istantanea di chi ripete a se stesso «l’amore non è tutto, ma tu eri tutto per me».
“Ibisco”, prodotta dallo stesso Manuel in collaborazione con Matteo Magni, è accompagnata dal videoclip ufficiale che, diretto da Lorenzo Sibug, traspone in immagini il doppio significato del brano, dividendosi in due set separati che rappresentano due distinti momenti interiori: il primo, in esterna, raffigura il momento presente, in cui Manuel, conscio degli errori commessi ma anche dell’amore donato e ricevuto, ripercorre le sue esperienze con occhi nuovi ma con lo stesso cuore; il secondo, enfatizzato dalla presenza dei led, immortala il passato, gli istanti in cui l’artista ha scritto il brano, regalando una prospettiva, e una visione, più intima e nostalgica.
Dotato di una timbrica unica ed istantaneamente riconoscibile e di un’intensità interpretativa degna dei più grandi nomi della scena internazionale, Manuel si riconferma come una delle più brillanti promesse del cantautorato italiano, un “Ibisco” di ritmo, voce ed emozione che colora di note e sentimenti il giardino del pop tricolore.