Michela Dal Pozzo a soli 18 anni incanta con la sua versione di “Not About Angels” di Birdy

Ha solo 18 anni, ma Michela Dal Pozzo è già una delle voci più promettenti della nuova generazione musicale italiana. Dopo aver conquistato il primo premio nella categoria New Generation alla 27esima edizione del prestigioso Videofestival Live, la giovanissima cantante di Sondalo (SO) approda sui digital store con una versione personale e toccante di “Not About Angels” di Birdy, iconica colonna sonora del film “Colpa delle stelle” diretto da Josh Boon e interpretato da Shailene Woodley ed Ansel Elgort.

Proprio come Birdy, Michela ha iniziato a farsi strada nel mondo della musica da bambina, mostrando un talento naturale e una capacità interpretativa a cui è impossibile rimanere indifferenti. Birdy aveva solo 12 anni quando vinse il talent britannico Open Mic UK, ed anche Michela, con i suoi 18 anni appena compiuti e un approccio alla musica avvenuto all’età di 6 anni, segue un percorso simile: fresca vincitrice di uno dei Festival più importanti del Belpaese – da cui sono partiti artisti come Mahmood, Thomas e Shari -, la Dal Pozzo riesce ad incantare con una vocalità straordinaria. Pur essendo così giovane, riempie il palco e l’anima di chi la ascolta, unendo una presenza scenica già ben definita ad un’essenza artistica che va ben oltre l’età e infonde anima ed emozione in ogni brano. Come Birdy ha fatto con “Skinny Love” e “Not About Angels”, Michela porta alla luce un mondo interiore intenso, stratificato e coinvolgente, utilizzando la musica come strumento per raccontare se stessa e il proprio percorso.

L’interpretazione che offre del pezzo è avvolta da un’eleganza straordinaria: l’essenzialità dell’arrangiamento, impreziosita dalle linee del pianoforte, permette alla sua voce angelica di esprimersi in tutta la sua pienezza, sfiorando orecchie e cuore con una naturalezza incredibile. Attraverso la musica, conduce l’ascoltatore in sentimenti di perdita, di forza ritrovata e di accettazione, creando un’atmosfera che invita a lasciarsi andare e a riscoprire la bellezza dei sentimenti.

Misurarsi con il repertorio di Birdy è tutt’altro che semplice, ma Michela dimostra una maturità artistica che le consente di fare propria una canzone complessissima. “Not About Angels” non è un semplice brano d’amore; è una riflessione sulla sofferenza e sulla forza di ricominciare, un racconto in cui la speranza si affaccia dopo aver attraversato il dolore.

«Questa canzone parla di un amore giunto ormai al termine e della sofferenza che questa perdita porta con sé – racconta l’artista -. La frase “It’s not about angels”, suggerisce che non si tratta di qualcosa di ideale, come gli angeli, ma di un’esperienza terrena, complessa e dolorosa. Questo brano per me rappresenta la forza che ognuno di noi possiede e che esercita per andare avanti; è la ripartenza dopo una delusione, più o meno grande, che permette comunque di comprendere meglio noi stessi, la nostra interiorità e il nostro essere vulnerabili, umani.»

La giovane cantante fa suo il messaggio del brano, incoraggiando il pubblico ad accogliere tutte le emozioni che il percorso della vita ci dona, anche quelle che spesso vorremmo nascondere.

Nata il 5 settembre 2006 a Sondalo, in provincia di Sondrio, Michela Dal Pozzo ha da sempre nutrito una passione per la musica e l’arte. Il suo percorso inizia con la danza classica e moderna, per poi arricchirsi con lezioni di solfeggio, canto e pianoforte. Attualmente frequenta il Liceo Musicale dell’Istituto Superiore Balilla Pinchetti di Tirano, continuando a perfezionare le sue abilità con corsi di canto privati. Negli anni, ha preso parte a numerosi stage formativi e concorsi nazionali, tra cui il Tour Music Fest al CET di Mogol, il premio “Orizzonti di Speranza” e il Tiziano Rossetti International Online Music Competition, portando a casa importanti riconoscimenti.

La versione di “Not About Angels” da lei proposta è un momento di pura emozione, in cui talento e sensibilità giungono al cuore in assoluta completezza. Cantare Birdy richiede tecnica e delicatezza, ma Michela riesce a trasmettere una dimensione ancora più personale e autentica, facendo di ogni verso un’occasione per esprimere sé stessa e il proprio mondo interiore.

«Voglio trasmettere a chi mi ascolta che provare tristezza, delusione, dolore fa parte del nostro percorso ed è per questo che diventa fondamentale accettare le nostre emozioni senza volerle mascherare o nascondere», conclude, ricordandoci che, per poter guarire, è necessario attraversare il dolore con coraggio, abbracciando ogni sfumatura della propria esperienza.

Con questo progetto, Michela Dal Pozzo si conferma una promessa della musica italiana, portando alla luce una voce che sa essere intensa, pura e ricca di anima. “Not About Angels” non è solo una cover per lei, ma un invito a guardarsi dentro e trovare il coraggio di ripartire, senza mai nascondere le proprie emozioni.

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