Dal britpop al dualismo esistenziale, Zatarra attinge ad “Arancia Meccanica” per far riflettere su timori e maschere sociali: “(If It Moves) Kiss It” è il suo nuovo singolo
Graffiante, anticonvenzionale e dotato di un eclettismo che fa della trasversalità artistica il punto centrale della sua cifra stilistica, il cantautore e musicista ciociaro Zatarra, al secolo Marco Florio, dopo la pubblicazione del debut album “Burning Butterfly Arabesque”, che l’ha consacrato ufficialmente alla scena indie-rock italiana, torna nei digital store con “(If It Moves) Kiss It” (PaKo Music Records/Believe Digital), il suo nuovo singolo ispirato ad una delle pellicole più iconiche e controverse del nostro tempo, a sua volta tratta dal distopico e celeberrimo omonimo romanzo di Anthony Burgess, “Arancia Meccanica”.
Su un tappeto sonoro dal forte richiamo britpop, capace di rimandare istantaneamente ad una dimensione sospesa tra passato e presente, l’artista prende per mano l’ascoltatore guidandolo tra le pagine della storia di un Drugo che, ormai adulto, dopo aver superato la fase di una giovinezza trascorsa a delinquere, tra quelle “avventure di un giovane i cui principali interessi sono lo stupro, l’ultra-violenza e Beethoven”, citando la locandina, ripensa con un velo di nostalgia a tutta la sua vita, riflettendo su un oggi in cui, nonostante l’età che dovrebbe condurlo ad una nuova consapevolezza ed una conseguente maturità acquisita, continua a farlo spadroneggiare per dettar legge tra le strade insieme ai suoi compagni, uniti da quella fede indomita che, nonostante l’inconfutabile anticonformismo, li rende indissolubilmente legati li uni agli altri.
Un brano volutamente provocatorio, quasi irriverente, che ad una più attenta analisi risulta essere nient’altro che una denuncia mordace e penetrante ad una società sempre più incline all’effimero, che in quei «I’m so afraid of this ultra loving sex» («ho tanta paura di questo sesso ultra amorevole») e «my fear is your victory» («la mia paura è la tua vittoria»), rivela egregiamente la visione dualistica e dicotomica di Zatarra, il cui non-personaggio può essere identificato come uno strumento concettuale, utilizzato per esprimere la bidimensionalità esistenziale dell’essere umano, costantemente in conflitto tra la sua dimensione corporea ed incorporea.
Una bipartizione che l’artista fa fluire come concept nel suo disco d’esordio, metaforizzando principi contrapposti, quali tenebre e luce, in perenne contrasto tra loro, rappresentando con le prime la memoria e, con la seconda, l’immaginazione, a cui spetta l’oneroso compito di sopperire con l’arte l’oblio frutto dei ricordi, e che qui ritroviamo sotto nuova forma, quella della quotidiana battaglia interiore tra desideri e timori, ma soprattutto, tra prerogative individuali e sociali.
Scritto e composto dallo stesso Zatarra, che ne ha curato anche l’arrangiamento e la parte chitarristica, con i bassi di Lorenzo Iorio, le tastiere di Pierfrancesco Di Pofi e i rullanti di Fabio Colicci, “(If It Moves) Kiss It”, registrato e Mixato da Vincenzo Folcarelli con master di Fabrizio Migliorelli del MStudio Center, attinge ad uno dei ritratti più folli e al contempo visionari del XX secolo, per far riflettere su una serie di considerazioni personali specchio del contesto sociale in cui si inseriscono; spaccati introspettivi frammentati e a tratti irregolari, figli di una visione distorta, ma autentica e sincera, di una quotidianità sempre più falsata ed artefatta.
Biografia.
Zatarra, al secolo Marco Florio, è un cantautore e chitarrista indie-rock ciociaro, con alle spalle una lunga gavetta di concerti live nei locali underground di tutto il centro Italia. Ad Aprile 2022, esordisce nei digital store con “Despite Everithing”, seguito, il mese successivo, dal debut album “Burning Butterfly Arabesque”, che rappresenta la trasposizione musicale del volo leggero e fluido della farfalla, la quale, una volta uscita dal suo stato di larva, brucia a contatto con la luce in una danza verso la libertà artistica. Le canzoni di Zatarra sono intrise di tutte le esperienze e contaminazioni musicali acquisite negli anni e l’album d’esordio, fortemente influenzato dal rock anni ’60 e ’70, risulta essere costantemente in bilico tra sonorità vintage e innovazione, in una dimensione sospesa sogno e realtà, tra luce ed ombra. Più che un personaggio, Zatarra può essere identificato come uno strumento concettuale, utilizzato per esprimere la bidimensionalità esistenziale dell’essere corporeo e dell’essere incorporeo, ove il corporeo è la memoria e l’incorporeo l’immaginazione. In “Burning Butterfly Arabesque” questi due mondi metaforizzano principi contrapposti quali luce e tenebre, in costante conflitto tra loro. Le tenebre sono l’emblema della memoria, mentre la luce dell’immaginazione, che sopperisce con l’arte l’oblio della prima. Nel 2023, l’artista firma un contratto discografico con l’etichetta milanese PaKo Music Records, con la quale pubblica, nel mese di Marzo, ““(If It Moves) Kiss It”, un trasversale manifesto dai tratti tipicamente britpop, che traendo dalla celebre e controversa pellicola cinematografica “Arancia Meccanica”, racconta la storia di un Drugo che, ormai adulto, ripensa con un velo di nostalgia a tutta la sua vita, mentre continua a dettar legge per le strade insieme ai suoi compagni, conducendo l’ascoltatore a riflettere sui timori e sulle maschere individuali, figli di una società sempre più incline all’effimero.